NOVITA’ IN MATERIA DI RISCHIO CANCEROGENO: SOSTANZE TOSSICHE PER LA RIPRODUZIONE E NUOVI VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE IN AMBIENTI DI LAVORO.
Nell’ambito del processo che le Istituzioni Europee stanno portando avanti dal 2017 sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro (Direttiva 2004/37/CE), sono state adottate due nuove Direttive.
La prima, Direttiva (UE) 2022/431, in vigore dal 05/04/2022, estende il campo di applicazione della normativa sugli agenti cancerogeni anche alle sostanze tossiche per la riproduzione e definisce valori limite di esposizione occupazionale per alcune di queste. A fronte di ciò, in tutte le aziende in cui sono presenti sostanze classificate come tossiche per la riproduzione, il datore di lavoro dovrà provvedere all’aggiornamento della valutazione del rischio cancerogeno, compreso l’obbligo di monitoraggio dell’esposizione del personale interessato mediante campionamenti ambientali.
La seconda, Direttiva (UE) 2024/869, in vigore dal 08/04/2024, definisce nuovi valori limite per il piombo e i suoi composti inorganici e per i diisocianati.
In particolare, per quanto concerne i diisocianati, di cui è ormai noto l’effetto sensibilizzante della pelle e delle vie respiratore, possibile causa di malattie professionali, sono stati introdotti dei valori limite di esposizione occupazionale.
Si segnala che tali composti sono presenti in prodotti utilizzati in edilizia ed affini, fabbricazione di mobili e complementi d’arredo nonché attività di verniciatura.
Anche per i diisocianati il datore di lavoro dovrà provvedere a redigere la pertinente valutazione e al monitoraggio periodico per la verifica del rispetto dei valori limite stabiliti mediante campionamenti ambientali.
Si ricorda che le sanzioni per il datore di lavoro a seguito di mancata valutazione del rischio, rispettivamente, cancerogeno e chimico prevedono l’arresto da 3 a 6 mesi o un’ammenda da 3.071,27 a 7.862,44 euro.
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